Epiteli stratificati

Epitelio pavimentoso pluristratificato

L’epitelio pavimentoso pluristratificato è composto da numerosi strati sovrapposti di cellule che si presentano appiattite verso il margine libero del tessuto. Ha funzione di protezione e di barriera nei riguardi di aggressioni esterne. Può essere cheratinizzato o non cheratinizzato (l’epitelio pavimentoso pluristratificato non cheratinizzato è in realtà parzialmente cheratinizzato).

Figura E59. Disegno schematico dell’organizzazione dell’epitelio pavimentoso pluristratificato

Figura E59. Disegno schematico dell’organizzazione dell’epitelio pavimentoso pluristratificato


Figura E60. Micrografia di epitelio pavimentoso stratificato non cheratinizzato annotata digitalmente

Figura E60. Micrografia di epitelio pavimentoso stratificato non cheratinizzato annotata digitalmente. Le cellule epiteliali risultano appiattite e poste su diversi strati che saranno via via più abbondanti a seconda dell’usura a cui è soggetta la superficie rivestita. La definizione di epitelio pavimentoso, come in tutti gli epiteli stratificati, si deve alla morfologia delle cellule presenti nello strato più superficiale.


Figura E61. Uretra femminile umana

Figura E61. Uretra femminile umana. Uretra femminile tappezzata da epitelio pavimentoso pluristratificato. A differenza dell’uretra maschile, la corta uretra femminile presenta solo questo tipo di epitelio di rivestimento. Em-Eo 25x


Figura E62. Prepuzio umano

Figura E62. Prepuzio umano. Epitelio pavimentoso stratificato. Em-Eo 40x


Figura E63. Lingua fetale umana

Figura E63. Lingua fetale umana. Papilla linguale circumvallata tappezzata da epitelio pavimento stratificato. Em-Eo 100x


Figura E64. Lingua fetale umana

Figura E64. Lingua fetale umana. Papilla linguale circumvallata a più forte ingrandimento. Si nota la diversa morfologia delle cellule che costituiscono i vari strati dell'epitelio pavimentoso stratificato. Lo strato o gli strati superficiali sono formati da cellule estremamente appiattite mentre negli strati sottostanti le cellule presentano una forma cubica o cilindrica. Per distinguere gli epiteli pluristratificati bisogna sempre basarsi sugli strati più superficiali. Em-Eo 200x


Figura E65. Lingua fetale umana

Figura E65. Lingua fetale umana. Mucosa linguale tappezzata da epitelio pavimento stratificato. Azan Mallory 100x


Figura E66. Capezzolo umano

Figura E66. Capezzolo umano. Epitelio pavimento stratificato. Em-Eo 40x


Figura E67. Cute umana

Figura E67. Cute umana. Sezione trasversale di cute umana pigmentata. Em-Eo 40x


Figura E68. Ano umano

Figura E68. Ano umano. Epitelio pavimento pluristratificato che riveste il canale anale. Em-Eo 40x


Figura E69. Ano umano

Figura E69. Ano umano. Epitelio pavimento pluristratificato che riveste il canale anale. Si notano chiaramente le papille dermiche e le creste epiteliali. Questa particolare disposizione dell'interfaccia tra i due tessuti permette un maggiore ancoraggio. Em-Eo 100x


Figura E70. Ano umano

Figura E70. Ano umano. Epitelio pavimento pluristratificato che riveste il canale anale a più forte ingrandimento. Si notano gli strati spinoso, granuloso e germinativo. Em-Eo 250x


Figura E71. Ano umano

Figura E71. Ano umano. Epitelio pavimento pluristratificato che riveste il canale anale a forte ingrandimento. Si notano gli strati spinoso e granuloso. Em-Eo 630x


Figura E72. Cute umana a forte ingrandimento

Figura E72. Cute umana a forte ingrandimento. Si notano gli strati granulare e corneo. Em-Eo 630x


Figura E73. Transizione ano-rettale umana

Figura E73. Transizione ano-rettale umana.Tratto dell'intestino crasso in cui si ha il passaggio (freccia) tra l'epitelio cilindrico semplice del retto (a destra) e quello pavimentoso stratificato dell'ano (a sinistra). Em-Eo 63x


Figura E74. Esofago di topo

Figura E74. Esofago di topo. Epitelio pavimentoso stratificato. Si notino i vari strati di cellule epiteliali che sono, nello strato più profondo, cubiche e mano a mano che si procede verso l'alto, sempre più appiattite. Ignesti 100x


Figura E75. Cute palmare di uomo

Figura E75. Cute palmare di uomo. Epitelio pavimentoso stratificato fortemente cheratinizzato. Le cellule appiattite sono disposte su più strati e sulla superficie dell'epitelio appare un abbondante strato corneo. Em-Eo 63x


Figura E76. Cute umana

Figura E76. Cute umana. Dalle creste epiteliali si dipartono, in ordine: a) strato germinativo, formato da un singolo strato di cellule cubiche o cilindriche; b) strato spinoso, cosi detto perchè i numerosi strati di cellule, cubiche o appiattite, che lo formano, presentano dei prolungamenti citoplasmatici simili a spine; c) strato granuloso, formato da strati di cellule appiattite con granuli di cheratoialina ben evidenti; d) strato lucido, qualche volta può essere assente, è formato da cellule appiattite che, avendo perso il nucleo, appaiono incolori; e) strato corneo, composto da numerosi strati di cellule molto appiattite, prive di nucleo e completamente cheratinizzate. Em-Eo 100x


Figura E77. Epitelio pavimentoso stratificato

Figura E77. Cute umana. Epitelio pavimentoso stratificato. Forte ingrandimento degli strati: spinoso, granuloso, lucido. corneo. Si noti che, con questo ingrandimento, le estroflessioni citoplasmatiche dello strato spinoso non sono molto evidenti, per evidenziarle sono necessarie colorazioni specifiche dei contorni cellulari, come ad esempio l'ematossilina ferrica. Em-Eo 200x


Figura E78. Cute umana

Figura E78. Cute umana. Epitelio pavimentoso pluristratificato. Forte ingrandimento dello strato germinativo. Em-Eo 630x


Figura E79. Cute umana

Figura E79. Cute umana. Epitelio pavimento pluristratificato a forte ingrandimento in cui si possono evidenziare le spine citiplasmatiche e i granuli di cheratoialine. Em-Eo 630x


Figura E80. Cute umana

Figura E80. Cute umana. Strati di cheratina nell'epitelio pavimento pluristratificato cheratinizzato. Em-Eo 630x


Figura E81. Cute umana

Figura E81. Cute umana. Epitelio pavimento pluristratificato in sezione trasversale. Si notino i contorni cellulari ben evidenziati. Em-Eo 630x


Figura E82. Cute umana

Figura E82. Cute umana. Preparato di cute di individuo di colore in cui è evidente l’ampio deposito di melanina nell’epidermide. Em-Ferrica 400x.


Figura E83. Cute di balena

Figura E83. Cute di balena. Granuli di melanina nella cute di mammifero marino. Em-DAB 100x


Figura E84. Feto umano

Figura E84. Feto umano. Epitelio pavimentoso stratificato di una porzione di naso. Reazione immunoistochimica con un anticorpo monoclonale che riconosce l'antigene CD156 espresso dalle cellule dello strato germinativo degli epiteli pluristratificati colorate in marrone intenso. Em-DAB 100x


 

 

Epitelio cubico o isoprismatico pluristratificato

L’epitelio cubico (o isoprismatico) pluristratificato è formato da due o più strati di cellule cubiche. L’epitelio cubico stratificato è, nei mammiferi, molto raro e riveste solo qualche grosso dotto escretore.

Figura E85. Disegno schematico dell’organizzazione dell’epitelio cubico (o isoprismatico) stratificato

Figura E85. Disegno schematico dell’organizzazione dell’epitelio cubico (o isoprismatico) stratificato


Figura E86. Micrografia di epitelio cubico o isoprismatico stratificato annotata digitalmente

Figura E86. Micrografia di epitelio cubico o isoprismatico stratificato annotata digitalmente. Come in tutti gli epiteli cubici le cellule sono tanto alte quanto larghe e il nucleo appare rotondeggiante e centrale. Questo tipo di epitelio è formato esclusivamente da due (tre) strati (indicati nella figura da colori diversi). Si notano, all’esterno del dotto escretore, due cellule mioepiteliali (in arancione).


Figura E87. Ghiandola sottomandibolare umana

Figura E87. Ghiandola sottomandibolare umana. Dotto escretore rivestito da epitelio cubico composto o pluristratificato. Il numero degli strati cellulari, in questo tipo di epitelio, è sempre molto ridotto, due o tre al massimo. Em-Eo 200x


Figura E88. Ghiandola parotide umana

Figura E88. Ghiandola parotide umana. Dotto escretore con epitelio cubico pluristratificato. Em-Eo 400x


 

Epitelio cilindrico o batiprismatico pluristratificato

L’epitelio cilindrico (o batiprismatico) pluristratificato è formato da due o più strati di cellule sovrapposte. Nello strato più profondo, sono piccole, poliedriche e non raggiungono mai la superficie dell’epitelio, mentre lo strato più superficiale è formato da cellule cilindriche vere e proprie. Nei preparati i nuclei risultano sovrapposti. Questo epitelio ha la funzione di proteggere e tappezzare grossi dotti o superfici particolarmente irrorate ed è molto raro nei mammiferi: lo troviamo solo in grossi dotti escretori, nell’uretra peniena, in un breve tratto dell’epiglottide e sulla superficie interna della palpebra.

Figura E89. Disegno schematico dell’organizzazione dell’epitelio cilindrico (o batiprismatico) stratificato

Figura E89. Disegno schematico dell’organizzazione dell’epitelio cilindrico (o batiprismatico) stratificato


Figura E90. Micrografia di epitelio cilindrico o batiprismatico pluristratificato annotata digitalmente

Figura E90. Micrografia di epitelio cilindrico o batiprismatico pluristratificato annotata digitalmente. Le cellule cilindriche appaiono perfettamente sovrapposte su due (tre) strati, disposizione che le differenzia nettamente dall’epitelio pseudostratificato. Si noti che le cellule a forma chiaramente cilindrica sono localizzate nello strato più esterno (primo strato).


Figura E91. Palpebra umana

Figura E91. Palpebra umana. L'epitelio cilindrico stratificato è abbastanza raro. Lo troviamo quando il tessuto epiteliale ha la funzione di contenere forti afflussi di liquido biologico o di materiale secreto. Un esempio è la faccia interna della palpebra. Azan Mallory 40x


Figura E92. Palpebra umana

Figura E92. Palpebra umana. Si notano le cellule che sovrapponendosi le une alle altre formano i diversi strati dell'epitelio cilindrico stratificato che riveste la superficie interna della palpebra (congiuntiva). Azan Mallory 250x


Figura E93. Palpebra umana

Figura E93. Palpebra umana. Epitelio cilindrico pluristratificato a più forte ingrandimento. Azan Mallory 400x


Figura E94. Uretra peniena umana

Figura E94. Uretra peniena umana. Breve tratto di uretra rivestito da epitelio cilindrico pluristratificato. Lo strato più profondo dell'epitelio è formato da piccole cellule cubiche, mentre lo strato superficiale da cellule cilindriche alte. L’epitelio cilindrico pluristratificato si riconosce dall’epitelio pseudostratificato perchè vi è la presenza costante di almeno due cellule sovrapposte l’una sull’altra mentre nello pseudostratificato per quanto i nuclei appaiano su altezze diverse non sono mai sovrapposti. Em-Eo 100x


Figura E95. Uretra peniena umana

Figura E95. Uretra peniena umana. Forte ingrandimento di epitelio cilindrico pluristratificato. Notare la disposizione a strati delle cellule epiteliali particolarmente ben evidente grazie ad un taglio favorevole (ombreggiatura tratteggiata). Em-Eo 400x


Figura E96. Mammella umana

Figura E96. Mammella umana. Epitelio cilindrico stratificato di un dotto escretore di ghiandola mammaria umana. Em-Eo 250x


Figura E97. Ghiandola sottomandibolare umana

Figura E97. Ghiandola sottomandibolare umana. Epitelio cilindrico o batiprismatico pluristratificato che tappezza un grosso dotto escretore. Em-Eo 200x


Figura E98. Laringe umana

Figura E98. Laringe umana. Unico caso in cui ritroviamo, nell’uomo, un epitelio di rivestimento cilindrico pluristratificato ciliato. Em-Eo 200x


 

Epitelio di transizione o polimorfo

L’epitelio di transizione (o polimorfo) ha una morfologia molto variabile perchè riveste organi, come la vescica urinaria o l’uretere, soggetti a forte variazione di volume. Questo epitelio è formato da tre tipi di cellule: nello strato più profondo, a diretto contatto con la lamina basale, troviamo cellule di forma cubica o cilindrica (strato basale o germinativo), subito al di sopra vi sono alcuni strati di cellule allungate (dette clavate o piriformi), infine lo strato più superficiale è costituito da cellule, qualche volta binucleate, con l’asse maggiore posizionato ortogonalmente rispetto alle clavate e con la superficie superiore convessa dette cupoliformi o ombrelliformi. La possibilità delle cellule clavate di deformarsi allungandosi su un piano orizzontale, rimanendo comunque incastonate nelle ombrelliformi, permette a questo epitelio di aumentare la sua superficie in concordanza con la dilatazione dell’organo.

Figura E99. Disegno schematico dell’organizzazione dell’epitelio di transizione

Figura E99. Disegno schematico dell’organizzazione dell’epitelio di transizione (secondo S.P. Jost, J.A. Gosling & J.S. Dixon: The morphology of normal human bladder urothelium. J. Anat., 1989, 167 pp. 103-115).


Figura E100. Micrografia di epitelio polimorfo o di transizione annotata digitalmente

Figura E100. Micrografia di epitelio polimorfo o di transizione annotata digitalmente. Questo particolare epitelio stratificato è formato da cellule che presentano una diversa morfologia a seconda dello strato a cui appartengono. Nello strato più esterno (azzurro) sono presenti le cellule cupoliformi (o ombrelliformi) alcune delle quali possono essere binucleate. Negli strati intermedi (verde) le cellule sono allungate e chiamate per questo piriformi o clavate. Lo strato basale (giallo) è formato per lo più da cellule cubiche o isoprismatiche. Questa diversa morfologia delle cellule permette all’epitelio una notevole distensione.


Figura E101. Vescica urinaria umana a piccolo ingrandimento

Figura E101. Vescica urinaria umana a piccolo ingrandimento. Epitelio di transizione o polimorfo delle vie urinarie. Si noti l’assenza della tonaca sottomucosa. Em-Eo 40x


Figura E102. Vescica urinaria umana

Figura E102. Vescica urinaria umana. Forte ingrandimento dell'epitelio di transizione o polimorfo. Sulla membrana basale poggia uno strato di cellule cubiche o cilindriche; a questo strato si sovrappongono parecchi strati di cellule allungate, dette clavate o piriformi; lo strato più superficiale è formato da grandi cellule con la superficie libera convessa, dette ombelliformi o a cupola, che occasionalmente possono essere binucleate. Em-Eo 200x


Figura E103. Uretere umano

Figura E103. Uretere umano. Epitelio di transizione o polimorfo tipico delle vie urinarie. Em-Eo 63x


Figura E104. Uretere umano

Figura E104. Uretere umano. Epitelio di transizione o polimorfo. Sono ben distinguibili i diversi strati di cellule e sulla superficie libera una cellula cupoliforme binucleata (freccia). Em-Eo  200x

Ultimo aggiornamento 12 Maggio 2022